“- Capo ufficio: Ah, il nome che deve scrivere nella domanda è Camilloni Filippo.- Lomacchio: Camilloni?- Capo ufficio: Camilloni.- Lomacchio: Col 'C'?- Capo ufficio: Eh già, col 'C'.- Lomacchio: Come Napoli?”
“- Marcello: Beh, dobbiamo ancora decidere la bandiera, la moneta unica e l'inno nazionale.- Tamara: Ma perché non se famo scrive' l'inno da Fedez?- Danilo: Fedez? Ma che è... n'arabo?!”
“Avevo promesso di dare il nome di mia figlia al primo ristorante che avessi aperto, ma i miei altri figli mi chiedono quando toccherà a loro... credo che dovrò aprire quattro ristoranti!”
“Il mio nome di battesimo è Maurice Joseph Micklewhite. Immaginate di dover scrivere un autografo con quel nome: da slogarsi un polso! Ho scelto il mio nuovo nome - Michael Caine - pensando al film di Humphrey Bogart's 'The Caine Mutiny'.”
Io, in realtà, mi chiamo Calogero e quando all’appello arrivava il mio turno con “Calà Calogero”, tutti scoppiavano a ridere. Poi i compagni per simpatia cominciarono a chiamarmi Jerry anche perché facevo ridere come Jerry Lewis.
“- Phil Stern: Vieni... seduto... vedi Ben, questa città si regge sull'ego. - Bobby: Io sono Bobby.”