“Quand’ero ragazzo era un fatto corale. Moriva un vicino di casa e tutti assistevano, aiutavano. La morte veniva mostrata. Si apriva la casa, il morto veniva esposto e ciascuno faceva così la sua conoscenza con la morte. Oggi è il contrario: la morte è un imbarazzo, viene nascosta. Nessuno sa più gestirla. Nessuno sa più cosa fare con un morto. L’esperienza della morte si fa sempre più rara e uno puὸ arrivare alla propria senza mai aver visto quella di un altro.”
“Il mondo spezza tutti quanti e poi molti sono forti nei punti spezzati. Ma quelli che non spezza li uccide. Uccide imparzialmente i molto buoni e i molto gentili e i molto coraggiosi. Se non siete fra questi potete esser certi che ucciderà anche voi, ma non avrà una particolare premura.”
“Nei tempi antichi è stato scritto che è dolce e opportuno morire per la propria patria. Ma nella guerra moderna non c'è niente di dolce e opportuno nella morte. Si muore come cani senza un valido motivo.”
“La corrida è l’unica arte in cui l’artista sia in pericolo di morte e in cui il grado di bravura nell’esecuzione sia lasciato all’onore del torero.”
“Non c’è uomo più solo nella morte, eccetto il suicida, dell’uomo che ha vissuto molti anni con una buona moglie e poi le sopravvive. Se due persone si amano non può esserci per loro una fine felice.”
“Tutte le storie, se continuate abbastanza a lungo, finiscono con la morte. E non è vero narratore chi ti nasconde questo.”