“Non bisognerebbe mai tornare nel proprio passato, né cercare di ripetere oggi quel momento di gioia che già siamo stati fortunati d’avere avuto ieri.”
“Dell’infanzia mi manca più che altro la capacità di trovare piacere nelle piccole cose, nonostante cose più importanti stessero andando in malora.”
“Sono stata tante cose, lì: triste, felice, con i capelli a caschetto, lunghi, corti, con il morbillo, le ginocchia sporche, ho avuto gli incubi dei dieci anni, i segreti tremendi dei quindici, le delusioni dei venti, gli stupori dei venticinque, ho fatto le cazzate dei dieci, dei quindici, dei venti e dei venticinque, mentre di là cucinava mia madre, usciva e rientrava mio padre, nasceva mio fratello, passeggiava un gatto, un cane, un altro cane, un coinquilino, un altro coinquilino, un altro ancora, mi sono innamorata, sono stata ricambiata, ma poi no, lasciata, ma poi no, annoiata, noiosa, voluta, perduta, cretina, moglie. Sempre e comunque protetta. Dalla violenza della realtà, dicevo io.”
“L’incontro fatale della nostra vita, forse, fa proprio così: prima ci riscatta da tutto quello che da bambini non avevamo, non eravamo. Poi, giorno dopo giorno, ci fa venire una nostalgia tremenda di tutto quello che avevamo, che eravamo. E quel riscatto ci appare improvvisamente un attentato.”
“Si può avere nostalgia per posti che non si sono mai visti.”
“Pronuncio il tuo nomenelle notti buie,quando gli astri vannoa bere alla luna.”