“Nei migliori dei casi uno regala quello che gli piacerebbe per sé, ma di qualità lievemente inferiore.”
“Quale pensate che sia il vero scopo di un regalo? Ebbene, è essere ricevuto. I regali non sono tanto «cose» quanto un mezzo per esprimere dei sentimenti. Perciò, non c’è bisogno di sentirsi in colpa se dopo averli ringraziati per la gioia che vi ha dato riceverli, li buttate via. L’ideale sarebbe che usaste con piacere le cose che vi vengono regalate. Ma se non vi piacciono, di certo la persona che ve le ha donate non vorrebbe mai che vi sentiste obbligati a usarle, né che le metteste via senza utilizzarle, o peggio ancora che vi sentiste in colpa ogni volta che ve le trovate davanti agli occhi. Buttatele anche per il bene di chi ve le ha offerte.”
“Nel linguaggio dei doni, il regalo significa che si vuole acquietare, rabbonire, sedare un dio corrucciato che potrebbe annichilirci.”
“I regali fatti agli amici non sono preda del fato: avrai soltanto le ricchezze che hai donato.”
“È il momento migliore, quello: quando hai il pacchetto tra le mani e non l’hai ancora aperto. In quell’istante tutto è possibile. Una volta che lo apri, be’, il contenuto è quello che è: se ti piace bene, se non ti piacepazienza. Ma quando ce l’hai tra le mani, il pacchetto, e lo tocchi, e lo soppesi, e cerchi di capire cosa contiene (e non lo sai), ecco: che meraviglia! Certe volte viene da pensare che è quasi meglio non aprirli, i pacchetti. Che è meglio continuare a sognarci sopra.”
“Il giorno del proprio compleanno è, per l’essereumano, il più stressante di tutto l’anno: bisogna fare uno sforzo enorme, per sorridere e fingereinteresse verso regali che molto spesso fanno pietà.”