“Se adesso sono viva, allora ero mortaanche se, come una pietra, non me ne curavoe me ne stavo dov’ero per abitudine.”
Il destino d’interi strati della popolazione, e a volte di Paesi interi, può essere deciso dalla danza speculativa “solipsistica” del capitale, che insegue il suo obiettivo di profitto con beata indifferenzarispetto a come questo movimento inciderà sulla realtàsociale.
“Mi interessa unicamente fare in modo che quelli che sono schiavi di una mentalità individualista, indifferente ed egoista, possano liberarsi da quelle indegne catene e raggiugano uno stile di vita e di pensiero più umano, più nobile, più fecondo, che dia dignità al loro passaggio su questa terra.”
“Se intendiamo cercare, come cristiani, di rispondere in modo incisivo alle tante problematiche e ai drammi del nostro tempo, occorre parlare ed agire come fratelli, e in modo tale che tutti lo possano facilmente riconoscere. Questo è un modo – forse per noi il primo – di rispondere alla globalizzazione dell’indifferenza con una globalizzazione della solidarietà e della fraternità, che tra i battezzati dovrà risplendere in modo ancora più nitido.”
“Per poter sostenere uno stile di vita che esclude gli altri, o per potersi entusiasmare con questo ideale egoistico, si è sviluppata una globalizzazione dell’indifferenza. Quasi senza accorgercene, diventiamo incapaci di provarecompassionedinanzi al grido di dolore degli altri, non piangiamo più davanti al dramma degli altri né ci interessa curarci di loro, come se tutto fosse una responsabilità a noi estranea che non ci compete.”
“Quanti deserti, anche oggi, l’essereumano deve attraversare! Soprattutto il deserto che c’è dentro di lui, quando manca l’amore di Dio e per il prossimo, quando manca la consapevolezza di esserecustode di tutto ciò che il Creatore ci ha donato e ci dona.”