“Un giorno, un amico trova James Joyce riverso sullo scrittoio, in atteggiamento di profonda disperazione: 'James, che cosa c'è che non va? È il lavoro?' James asserì, senza nemmeno alzare la testa. 'Quante parole hai scritto oggi?', 'Sette' 'Sette? Ma James... è ottimo, almeno per te!', 'Suppongo di sì, ma non so in che ordine vanno'.”
“Non riuscirò mai a capire come due uomini possano scrivere un libro insieme, per me è come se tre persone si mettessero insieme per avere un bambino.”
“Se riesci a racchiudere la tua idea in una singola frase accattivante, sei a metà strada.”
“Sono sempre stato il pubblico che volevo raggiungere, quindi scrivo per me stesso.”
“Noi sappiamo che possiamo farlo, ma non possiamo descrivere in così tante parole come lo facciamo, e nemmeno possiamo ridurlo a una serie di regole. Al massimo possono venire descritti i fatti osservabili dell’operazione di indicizzazione.”
“Tieni un diario, e un giorno o l'altro il diario ti terrà per la gola.”