“Chi ammira e sente di non poter esserefelice abbandonandosi (a questa emozione) sceglie di diventareinvidioso dell’oggetto della sua ammirazione. Quindi parla un’altra lingua - ciò che realmente ammira diviene nelle sue parole una cosa stupida, insignificante e bizzarra. L’ammirazione è la resafelice; l’invidia è l’infelice auto-affermazione.”