“Le mani sono un ottimo strumento di lavoro e, ben lavate, sono perfettamente igieniche. Mi diverte usarle per pulire e tagliare ortaggi, condire le insalate, decorare i piatti di portata. Ora in cucina le uso meno. A Londra c’è tutto, in qualsiasi stagione e dovunque.”
“La cucina di linea – il vero modo in cui viene preparato il cibo che voi mangiate – dipende in misura maggiore dalla consistenza, dalla meccanica e invariata ripetizione della stessa serie di compiti svolti mille volte e poi ancora, esattamente nello stesso modo. L’ultima cosa che uno chef vorrebbe nel suo staff è un innovatore, qualcuno che con le sue idee rischia di far confusione con le ricette e il modo in cui devono essere presentati i piatti. Gli chef pretendono una fiducia cieca, quasi fanatica, una schiena robusta e una capacità di esecuzione simile a quella di un automa, in condizioni da campo di battaglia.”
“La ricetta non conta, ogni pasticciere può fare magie in cucina con i giusti ingredienti e un po' di ottimismo!”
“Chiunque creda che la strada per il cuore di un uomo passi attraverso il suo stomaco è stato bocciato in geografia.”
“Si piglia tanticchia di risotto, s’assistema nel palmo d’una mano fatta a conca, ci si mette dentro quanto un cucchiaio di composta e si copre con dell’altro riso a formare una bella palla.”
“Il giorno avanti si fa un aggrassato di vitellone e di maiale in parti uguali che deve còciri a foco lentissimo per ore e ore.”