“Se ci dedichiamo con Ardore alla ricerca dell’Io – inteso come la nostra sensazione di essere coscienti – e se questa ricerca diventa l’obbiettivo principe della nostra vita, intorno al quale ruota tutto il resto, allora un giorno, o forse subito, potremmo avere una sorpresa: quell’individuo cosciente di esistere come ente separato dal mondo intorno a lui, in realtà non c’è mai stato! Ecco… io l’ho detto. E chi ha potuto capirla l’ha capita.”
Focalizza l’attenzione sulla sensazione dentro di te. Riconosci che si tratta del corpo di dolore. Accetta la sua esistenza. Non pensarci, non lasciare che la sensazione diventi pensiero. Non giudicare e non analizzare. Non identificarti con esso. Resta presente e continua a essere l’osservatore di ciò che accade dentro di te. Diventa consapevole non solo del dolore emotivo, ma anche di “colui che osserva”, dell’osservatore silenzioso. Questo è il potere di Adesso, il potere della tua presenza consapevole.
“Se riesci a sentire le tue emozioni, non sei lontano dal corpo interiore radioso che sta sotto. Se invece resti prevalentemente nella tua testa, la distanza è di gran lunga maggiore, e hai bisogno di portare consapevolezza nel corpo emotivo prima di poter raggiungere il corpo interiore.”
“Date un’occhiata dentro di voi per vedere se state inconsciamente creando un conflitto tra l’interno e l’esterno, tra le circostanze esteriori di quel momento – dove siete, con chi siete o cosa state facendo – ed i vostri pensieri e quello che sentite. Potete percepire com’è doloroso essere in opposizione interiore con quello che è? Nel momento in cui riconoscete questo, comprendete anche che, ora, siete liberi di rinunciare a questo futile conflitto, a questo stato interiore di guerra.”
“Quando guardate nello stato di quiete un albero o un essereumano, chi sta guardando? Qualcosa di più profondo della persona. La coscienza sta guardando la sua creazione.”
“La realtà principale è dentro di te.”