“Quando avevo circa dieci anni, ci siamo fermati come adesso e io ho fatto un mezzo rullino di foto. E quando le ho viste sviluppate mi sono messa a piangere. Non c’era niente.”
“Adesso ti han lasciato sola adesso son fuggiti viaE forse un poco ti consola la tua fotografia...”
“Una foto non può essere trasformata filosoficamente, essa è interamente gravata dalla contingenza di cui è l'involucro trasparente e leggero.”
“L'immobilità della Foto è come il risultato di una maliziosa confusione di due concetti: il Reale e il Vivente.”
“Una specie di cordone ombelicale collega il corpo della cosa fotografata al mio sguardo: benché impalpabile, la luce è qui effettivamente un nucleo carnale, una pelle che io condivido con colui o colei che è stato fotografato.”
“Pazza o savia? La Fotografia può essere l'una o l'altra cosa: è savia se il suo realismo resta relativo, temperato da abitudini estetiche o empiriche (sfogliare una rivista dal barbiere, dal dentista); è pazza se questo realismo è assoluto, e, per così dire, originale, se riporta alla coscienza amorosa e spaventata la lettera stessa del Tempo: moto propriamente revulsivo, che inverte il corso della cosa, e che chiamerò per concludere l'estasi fotografica.”