“Quando avevo circa dieci anni, ci siamo fermati come adesso e io ho fatto un mezzo rullino di foto. E quando le ho viste sviluppate mi sono messa a piangere. Non c’era niente.”
“Non capivo perché un replicante collezionasse foto. Forse loro erano come Rachael: avevano bisogno di ricordi.”
“Ogni volta che udiva il clic dello scatto, seguito da quel leggero fruscio, si ricordava di quando da piccola catturava le cavallette nel giardino della casa in montagna, intrappolandole tra le mani chiuse a coppa. Pensava che con le foto era lo stesso, che ora lei catturava il tempo e lo inchiodava sulla celluloide, cogliendolo a metà del suo salto verso l’istante successivo.”
“Non mi piace farmi fotografare.”
“Le foto non sono solo uno scatto e via. Si stampano, si cambiano i colori, si modificano i lineamenti con ombre e luci. Tutto si può cambiare.”
“Per scegliere la location delle riprese cerco quelle che immediatamente mi fanno capire come posso fotografarle.”