“Non voglio essere di moda quest'anno né l'anno precedente, voglio esserlo per sempre. Quindi, quando creo, sono sempre molto consapevole dell'atemporalità dei miei capi e del non volereessere di tendenza.”
“Questo è un aneddoto che pochi sanno, la nostra strada comincia a Palermo, perché quando noi abbiamo iniziato come Dolce & Gabbana, la seconda stagione, non capivamo ancora chi eravamo. Un giorno, ancora i miei abitavano a Polizzi, all'angolo dove c'è il chiosco dei giornali, abbiamo trovato un manifesto con una ragazza fotografata in un balcone barocco, nuda con uno scialle. E lì abbiamo capito: quella è la nostra immagine.”
“Io amo la privacy. La gente conosciuta viene da Ferrè perché è amica mia. Non per essere alla sfilata di Ferrè.”
“Vedere un mio vestito che copre diverse superfici con diverse facce e diverseanime e vive nel tempo perché spesso è ancora bello e la gente lo sa utilizzare, è una grossa soddisfazione. Non mi fa certo sentire un architetto mancato.”
“Con immodestia dico che se non ci fossero stati Armani, Versace e Ferrè, non ci sarebbero stati né Prada né Gucci.”
“Io non credo che i nostri clienti abbiano bisogno di qualcosa, semplicemente vogliono qualcosa di speciale.”