Alcuni anziani stavano parlando dei danni procurati dal vino. Abba Arsenio a un certo punto disse: “Il danno maggiore viene a colui che beve per dimenticare. Rischia di dimenticare il momento in cui deve smettere”.
“Qui si abusa, si strabusa.”
“Ho le mani di ferro: ogni volta che mi tocco, mi faccio male, lividi... Una volta per ricordarmi dove stavo di casa ho fatto un nodo al lampione.”
“Da ragazzo i miei continui e disinteressati slanci di altruismo mi diedero la fama di buono. Da grande quella di fesso.”
“Purtroppo, l'equilibrio della natura decreta che una sovrabbondanza di sogni comporta una potenzialecrescita di incubi.”
“Rimpiango quando non c'erano limiti a opulenza ed eleganza. Ma forse me ne sono andato in tempo, perché ora non potrei fare più quello che facevo.”