Alcuni anziani stavano parlando dei danni procurati dal vino. Abba Arsenio a un certo punto disse: “Il danno maggiore viene a colui che beve per dimenticare. Rischia di dimenticare il momento in cui deve smettere”.
“Che cosa hai nella mente, se permetti l’esagerazione?”
“Le armi sono come il denaro: nessuno conosce il significato di 'abbastanza'.”
“La follia è sempre stata un esperimento estremo dell’esistere, talmente al limite della sua possibilità che ancora un centimetro e c’era la morte.”
“Il soverchio de lo studio procura orrore, confusione, malinconia, còlera e sazietà.”
“Ogni virtù consiste nella disposizione migliore e la disposizione migliore è verso ciò che è migliore, e ciò che è migliore è la medietà fra eccesso e difetto.”