“L'amante è un qualcosa di più divino dell'amato, perché è pieno di ardore da parte del dio.”
“Tanto ardo, che ne mar ne fiumi spegner potrian quel foco; ma non mi spiace, perché il mio ardor tanto di ben mi fece, che ardendo ogni ora più d’arder me consumi.”
Non sono mai “io” che decido il “mio” desiderio, ma è il desiderio che decide di me, che mi ustiona, mi sconvolge, mi rapisce, mi entusiasma, mi inquieta, mi anima, mi strazia, mi potenzia, mi porta via.
“Come avviene la trasmissione del desiderio da una generazione all’altra?”
“Il desiderio non si nutre di oggetti ma di segni. Si nutre del segno del riconoscimento, della parola che viene dall’Altro.”
“Sei venuto, hai fatto bene, io ti desideravo.Hai sollevato il mio animo che arde d'amore!”