“Un maestro non è chi insegna qualcosa, ma chi ispira l’alunno a dare il meglio di sé per scoprire una conoscenza che già possiede nella propria anima.”
“Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica. Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini.”
“Gli insegnanti devono amare con curiosità antropologica quella tribù di alunni che ogni mattina si trovano di fronte.”
“In cosa consiste una definizione soddisfacente? Per il filosofo e lo studioso, una definizione è soddisfacente se è pertinente alle cose che definisce e solo a quelle; ecco quanto richiede la logica. Ma nell'insegnamento non è così: una definizione è soddisfacente solo se lo studente la comprende.”
“Una scuola dove gli studenti si facessero le regole sarebbe una scuolatriste.”
La parola magica è “vomitare”. Pronunciatela e vi farà uscire dalla classe più velocemente di qualsiasi altro trucco.