E' che non è vero che i figli hanno la loro vita, hanno anche la nostra vita, e noi abbiamo la loro. [...] Ma noi non chiediamo più nulla ai figli, neanche "come stai". Abbiamo paura di disturbare. Di interrompere il loro sonno chiamato giovinezza. Quando gli chiediamo di studiare, siamo patetici. Glielo chiediamo così, perché si fa, perché ci è rimasto dalla tradizione che un figlio deve studiare, ma non lo sappiamo neanche più bene noi perché; e loro lo sentono che glielo chiediamo senza scopo, sentono che dietro quella richiesta c'è il vuoto. Perché in fondo non c'è più niente che vogliamo da loro.
“Non c'è piacere più elettrizzante di cui godono i mortali, di quello che provano i genitori quando vedono per la prima volta il loro bambinoessere in grado di catturare la conoscenza degli oggetti.”
“Per essere un genitore sognatore, dobbiamo continuare a lavorare su noi stessi, diventando sempre nuovi e migliori.”
“Com'era quel detto? La mela cade sempre vicino all'albero, vero? Beh, è qui che ti sbagli!”
“Il bello di mettere tempo tra la nascita di un figlio e il successivo, giace nel fatto che i genitori hanno il tempo per imparare dagli sbagli fatti con i più vecchi, e ciò permette loro di compiere gli errori opposti a quelli fatti con i più giovani.”
“Il bello di 'spaziare' i bambini a distanza di anni sta nel fatto che i genitori hanno tempo di imparare dagli errori che furono fatti coi più grandi - il che permette loro di fare esattamente gli orrori opposti coi più piccoli.”