“Tutti noi abbiamo la piccola debolezza di essere un pochino indulgenti con noi stessi, mentre cerchiamo piuttosto fra il prossimo qualcuno su cui sfogare la nostra irritazione, per esempio un servo, un impiegato nostro dipendente capitatoci a tiro in quel momento, la moglie, oppure, infine, la sedia che viene scagliata chissà dove, fin contro la porta, tanto che ne volano via il bracciolo e lo schienale: che sappia che cosa vuol dire la collera.”
“Io mi piaccio e cammino scalza in casanon ho i soldi per la spesa né il tempo per le scuse E mi piaccio.”
C’è anche chi mi crede un idiota, non ho mai scoperto perché. In verità, sono stato talmente malato da non essere molto diverso da un idiota; ma com’è possibile che sia idiota anche adesso, quando, io per primo, mi accorgo che la gente mi considera tale? Io entro e penso: “Mi credono idiota, ma io sono intelligente, e loro non lo sospettano nemmeno”.
“Io non voglio essere soltanto la figlia di un generale!”
“Non ho bisogno che sia un critico a dirmi che sono un attore, lo so benissimo da solo. Nessuno può gestirmi, né ora né mai.”
“Molti attori sono preoccupati per la loro immagine, e addirittura pretendono che un film venga riscritto per conformarsi meglio a quella immagine. Tutto ciò che io voglio, invece, è di recitare in buoni film.”