“Vivere è una malattia a cui il sonno dà sollievo ogni sedici ore. È un palliativo. Il rimedio è la morte.”
“La morte è fredda e calda insieme. La morte è sudore e sangue. La morte è purtroppo l’unico vero modo che il destino ha scelto per ricordarci continuamente che esiste la vita.”
“È la vita. Finisce sempre nello stesso modo, anche per i nativi.”
“La morte di Harriet gli aveva insegnato che l’amore non si può riprodurre a comando. Nessuno poteva imporsi di non amare più. E soprattutto nessuno poteva imporsi di amare ancora. Non bastava la volontà, per quanto ferrea: ci voleva la benedizione del caso, di quella somma di cose che migliaia di anni di esperienze e chiacchiere e poesie non avevano ancora spiegato del tutto. Solo constatato la sua esistenza.”
“Non chiedere chi ha vinto: non ha vinto nessuno. Non chiedere chi ha perso: non ha perso nessuno. Non chiedere a cosa ha servito: non ha servito a nulla. Fuorché ad eliminare cinquemila creature fra i diciotto e i trent’anni.”
“Se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente, e niente è peggiore del niente: il brutto è dover dire di non esserci stato.”