“Ci si dovrebbe sempre riservare il diritto di ridere l'indomani delle proprie idee della vigilia.”
“Quel mozzicone di stoffa che è la cravatta semplifica la vita e rende rispettabili. Io, invece, fin da ragazzo le mie idee me le sono messe addosso. Non ho mai dovuto aprire una ventiquattr'ore per mostrare il campionario, ero un teatro ambulante, un libro aperto.”
I “buoni” nella civiltà cibernetica sono quelli che sono in grado di pensare con la propria testa; la “personaproblematica” nel ventunesimo secolo è viceversa quella che ubbidisce automaticamente senza mai mettere in discussione l’autorità, che agisce per proteggere il proprio status ufficiale, che sceglie di placare e di politicare anziché pensare in modo indipendente.
“Quando concepisci un'idea nella quale credi fermamente, segui quell'idea, soprattutto se le persone che stimi ritengono sia valida.”
“Tu hai un’idea; combatti per quella, la ficchi a furia di martellate nel capo della gente, e la vedi sempre più spandersi e trionfare.”
“La realtà è superiore all’idea. Questo criterio è legato all’incarnazione della Parola e alla sua messa in pratica.”