“Sia la povertà che la ricchezza sono frutti del pensiero.”
“Non perché sei proprietario di molti beni avrai il diritto di chiamarti felice: più giustamente merita il nome di felice colui che sa come fare un saggiouso dei doni di Dio e far fronte alla cruda povertà, e che teme il disonore più della morte.”
“Non chiamar felice chi possiede molte ricchezze; si addice di più quel termine a chi sa curare da saggio i doni degli dei, e sa sopportare la dura povertà; a chi teme di più il disonore che la morte, e non esita a perdere la vita per i cari amici o per la patria.”
“Non è povero quello a cui basta ciò che possiede.”
“Povero tra grandiricchezze.”
“Odio, ragazzo, il lusso dei persiani e le corone intrecciate di tiglio, né cercare per me dove languisca l'ultima rosa. Non voglio che t'affanni, la mortella mi basta. A te, coppiere, non conviene che il mirto, e anche a me, che sotto folta pergola bevo.”