“Rompendomi le dita feci a pezzi i quaderni, li mettevo per dritto tra la legna e scuotevo i fogli con l'attizzatoio. La cenere di tanto in tanto mi vinceva, soffocava la fiamma, ma io combattevo contro di lei e il romanzo, pur resistendo caparbiamente, si avviava alla distruzione. Le parole note baluginavano davanti a me, il colore gialliccio inarrestabilmente saliva dal basso verso l'alto lungo le pagine, le parole tuttavia trasparivano attraverso di esso. Precipitavano soltanto quando la carta anneriva e io le annientavo rabbiosamente con l'attizzatoio.”
“Una stanza senza libri è come un corpo senza un'anima.”
“Se non puoi leggere tutti i tuoi libri, in ogni caso maneggiali, o, per così dire, accarezzali - sbircia dentro di essi, lasciali cadere aperti dove vogliono, leggi la prima frase su cui si ferma l'occhio, rimettili nei loro scaffali con le tue stesse mani, disponili nuovamente a tuo piacere in modo che, se non sai cosa contengono, saprai almeno dove sono. Lascia che diventino tuoi amici; lasciali in ogni caso diventare tuoi conoscenti.”
“È una buona cosa per la persona senza istruzione il leggerelibri di citazioni. Le citazioni quando sono scolpite nella memoria ti procurano buoni pensieri. E inoltre ti rendono ansioso di leggere gli autori per cercarne di altre.”
“Quale sollievo gettare nella pattumiera un manoscritto, testimone di una recrudescenza di febbre, di frenesiacostante!”
“Pubblicare un libro comporta lo stesso genere di noie di un matrimonio o di un funerale.”