“Di notte, se mi svegliavo, dentro ero come una casa quando vengono gli uomini del trasloco e mettono tutto sottosopra. Così ero io dentro: con gli armadi in anticamera e le sedie gambe all'aria e tazze per terra da avvolgere con la carta e metterle in una cassa con la paglia, e il divano e il letto disfatti in piedi contro la parete e ogni cosa in disordine.”
“Durante la notte si svegliò e la strinse forte come se lei fosse tutta la vita e gliela volessero portar via. La strinse sentendo che lei era tutta la vita che poteva esserci per lui, ed era vero. Ma lei dormiva profondamente e non si svegliò.”
“Potevamo sentirci soli mentre eravamo insieme, soli contro gli altri. Mi è capitato così soltanto una volta. Sono stato solo mentre ero con molte ragazze e questo è il modo in cui si può essere più soli. Ma noi non eravamo mai soli e non avevamo mai paura quando eravamo insieme. So che la notte non è come il giorno: che tutte le cose sono diverse, che le cose della notte non si possono spiegare nel giorno perché allora non esistono, e la notte può essere un momento terribile per la gente sola quando la loro solitudine è incominciata. Ma con Catherine non c’era quasi differenza nella notte tranne che era anche meglio. Se la gente porta tanto coraggio in questo mondo, il mondo deve ucciderla per spezzarla, così naturalmente la uccide.”
“È facilissimo reagire con freddezza alle cose durante il giorno, ma di notte è tutto un altro discorso.”
“Non ha senso che per il solo fatto che faccia buio si debbano vedere le cose in maniera diversa da quando c’è luce. No, accidenti, non ha senso!”
“A Madrid nessuno va a letto prima di avere ucciso la notte.”