“La pipa rappresentava il suono delle parole. Come un filo d’erba cresciuto fra due pietre, era vissuta fra labbra che avevano pronunciato parole. Belle o brutte. E baci, se ne avevano dati. Parole e baci, forse bestemmie pronunciate da labbra che nelle pause di lavoro inumidivano il beccuccio della pipa, mentre la testa pensava al tempo della fatica, dell’esistenza agra, e a tutto quel che girava intorno a queste cose.”
“Io penso che, mentre sto lavorando, una pipa sia una grande fonte di ispirazione. Una pipa può essere posta diagonalmente sui tasti di una macchina da scrivere in modo che non funzionino, o può essere usata in modo da emettere una tale nuvola di fumo in modo che io non veda la carta.”
“Una pipa dà al saggio il tempo per riflettere, all'idiota qualcosa da mettere in bocca.”
“Quando accende la pipa l’attenzione per la fiamma dello zolfanello che alla prossima tirata dovrebbe lasciarsi aspirare fino in fondo al fornello dando inizio alla lenta trasformazione in brace dei fili di tabacco, non deve fargli dimenticare nemmeno per un attimo l’esplosione d’una supernova che si sta producendo nella Grande Nube di Magellano in questo stesso istante, cioè qualche milione d’anni fa.”
"Quando penso a lei, sento l’odore della pipa di suo marito", dice L.
“Quando l'ultima stella si spegne nel cielo,l'uomo adagio prepara la pipa e l'accende.”