“La pipa rappresentava il suono delle parole. Come un filo d’erba cresciuto fra due pietre, era vissuta fra labbra che avevano pronunciato parole. Belle o brutte. E baci, se ne avevano dati. Parole e baci, forse bestemmie pronunciate da labbra che nelle pause di lavoro inumidivano il beccuccio della pipa, mentre la testa pensava al tempo della fatica, dell’esistenza agra, e a tutto quel che girava intorno a queste cose.”