“Leggeva di continuo. Romanzi, saggi, fumetti. Leggeva perché gli piaceva fantasticare. Se guarda uno schermo non immagina, dottore. Vede le cose e basta. Ma se legge, allora costruisce e colora e allunga e allarga le cose come vuole. Il ragazzo stava bene solo quando poteva immaginare.”
“La lettura era un muscolo e a quanto pare lei era riuscita a svilupparlo.”
“Definizione di un classico: un libro che si crede che tutti abbiano letto e che spesso tutti credono di aver letto.”
“Per essere un iperlettore, il critico deve anche restare semplice lettore, lettore senza difese, senza pinze, forbici e bisturi, lettore ricettivo che accetta i rischi.”
“Il rischio in realtà piú frequente, è leggere quel tipo di libri che sarebbe stato meglio non leggere, o che sarebbe stato meglio che non fossero stati pubblicati e scritti.”
“Guai a lei se legge con più penetrazione del solito, si rovina il gusto per tutto ciò che legge.”