“Di notte, lo sai, o si dorme e si sogna o si è svegli e si sogna ugualmente. È di notte che ci mettiamo di fronte a noi stessi, è di notte che non ci sono scuse. Se ti mando un messaggio di notte, non puoi scegliere se ascoltarlo o no. Devi accogliere le mie parole e lasciarle entrare. Per questo una serenata ha bisogno della notte.”
“Mi piacecomunicare con il corpo piuttosto che con le parole.”
“Chi non intende i silenzi, non intende neanche le parole.”
“Cuoco. Che bella parola: cuoco.”
“- Beh, io sono un vincolocieco, cara.- Non più, io ti porterò dal pelago alla riva.- Dal?- Dal pelago alla riva!- A cercare il pelago nell’uovo? Ci sto!”
- Giardiniere: Vuole parlare col "sendaco"?- Totò: Ma perché mi vuol far parlare col "sendaco" se io voglio parlare col sindaco!