In Italia viviamo, come spesso accade, in un paradosso. Il risultato della mia giovaneetà è stato spesso il dover dimostrare due volte il valore del lavoro: non solo come regista, ma anche come “giovane”.
“Se volessi fare qualcosa di rivoluzionario in questo settore girerei un documentario.”
“Non sento la pressione del pubblico, non mi importa: faccio i film che mi piacerebbe andare a vedere al cinema.”
“Se non vado d'accordo con un regista, porto pazienza per qualche settimana, ma se si tratta di uno spettacolo televisivo i tempi si allungano.”
“Gli attori sono vittime di registi e produttori.”
“Non puoi far fare ad un attore qualcosa che non è nelle sue corde: devi conoscere gli attori e, se necessario, modificare il copione per venire loro incontro.”