“Berlusconi da solo non ce la farebbe. Ha bisogno di qualcuno che cada nel suo trappolone. Ha bisogno che ogni sua dichiarazione – lungamente studiata – sia accolta da un coro di critiche, che i suoi avversari si lancino sul primo cronista Ansa per manifestare tutto il loro sdegno: ma come, proprio lui adesso dice che dobbiamo tagliare le tasse?”
“Nessuna intesa tra Letta, Alfano e me. Non voglio assolutamente essere accomunato a loro, integrato come in uno schema: io sono totalmente diverso, per tanti motivi. Ma non ho alcun interesse a mettere pedine e scambiare caselle.”
“Il sindaco non è il primo cittadino: è soprattutto l’ultimo cittadino, quello che si deve accorgere del passo di chi resta indietro, che deve indicare una via ma essere anche come il padre di famiglia che spegne la luce in casa rimboccando le coperte ai figli più piccoli.”
“Ci si trova sempre in una posizione di contrasto con gli uominipolitici. Questo è dovuto al fatto che non desiderano che noi raccontiamo tutto ciò che fanno.”
“Berlusconi, affondato non dalla sua opposizione ma dallo spread. Liquidato dai «mercati» piú che dagli avversari.”
“Il funzionario che è stato delegato dalla massa e che si è prodigato per il partito, che si è dato una professionalità, matura come propria convinzione individuale l’idea di un proprio diritto a continuare a svolgere il ruolo di rappresentante, in qualche modo alla eternizzazione della delega, conquistato con il proprio sforzo sul campo.”