“Quando una persona ti ha perso davvero lo avverte in un istante, è l’istante in cui ti accorgi che l’occasione migliore è ancora là fuori per te.”
“Io non conosco nulla ad eccezione del fatto che sono ignorante.”
“Quando sei sopravvissuto, il resto di vita può essere pieno di esperienze, viaggi, luoghi mai visti, amori nuovi, e soprattutto luoghi rivisti, affetti ritrovati, perché niente commuove più di ciò che era tuo e hai creduto e temuto di non rivedere mai più. Ma il resto di vita, per pieno che sia, conserva un distacco, una scissione. Fai le cose, ma ti guardi farle, da quel punto in cui sembrava finita. Te ne difendi con l’ironia, per non rischiare di commuoverti di continuo, e per vietarti di spiegare al tuo prossimo come tutto ti sia sorprendente, e quello che lui sente a te arriva come un’eco.”
“Il punto è chiedersi ogni volta di nuovo quali errori analoghi stiamo commettendo in questo momento. Penso che ne dipenda il nostro modo di affrontare tragedie umane (non so perché dirle umanitarie: umane) che si consumano davanti ai nostri occhi, letteralmente. Perché oggi noi le vediamo dal nostro divano di casa, e non potremo più dire «non lo sapevo». E siccome le vediamo e giriamo la testa, o non la giriamo nemmeno, continuiamo a guardare e non muoviamo un dito, abbiamo definitivamente capito che anche quelli che dicevano «non lo sapevamo» – ad Auschwitz, alla Lubjanka, a Nanchino – stavano mentendo al mondo e a se stessi. ”
“Se sai, sta' zitto.”
“Accorgersi, dopo molti anni, che quegli stessi giorni che vivemmo con piacevole noncuranza, furono i più belli della nostra vita.”