“Pensate alla Pubblicitè, les affiches pour la rue, Marion Bonbon sur le balon! Les impresaire teatral per aver un vostro contratt' faranno a gomitat'! A capuzzatt'! ”
“Che ci vuole a tirarsela un po'basta dire che Sanremo fa cagareci vuole a diventare famosibasta un vaffanculo in TV.”
“Attenti a quelli che cercano continuamente la folla, da soli non sono nessuno. ”
“Molti dei ricchi e famosi erano in realtà solo troie e bastardi ottusi. Erano semplicemente capitati in qualche giro dove davano via i soldi. O magari si erano arricchiti grazie alla stupidità del pubblico. In genere non avevano talento, non avevano occhi, non avevano anima, erano pezzi di merda ambulanti, ma per il pubblico erano degli dèi, belli e riveriti. Il cattivo gusto crea molti più milionari di quello buono.”
“C'è solo un giudice ultimo della scrittura ed è lo scrittore. Quando diventa preda di critici, redattori, editori e lettori è finito. E naturalmente quando diventa preda della fama e della gloria potete buttarlo a mare insieme agli stronzi.”
"Conosciuti" bisogna diventare. E se uno scrittore resta abbastanza a lungo uno "sconosciuto", di solito c'è una buona ragione.