“Il mare gli risvegliava la percezione d’una vita anfibia, prenatale. Lo sentiva avvolgente come quel ricovero uterino, da cui s’era staccato tanto tempo fa, e dove avrebbe desiderato tornare.”
“Il mare è tutto: non per nulla copre i sette decimi del globo. Ha un’aria pura e sana, è il deserto immenso dove l’uomo non è mai solo, perché sente la vita fremergli accanto. Il mare è il veicolo di un’esistenza soprannaturale e prodigiosa, è movimento ed amore, è l’infinito vivente.”
“I sali esistono nel mare in quantità considerevole, professore, e se voleste estrarli tutti otterreste una massa di quattro milioni e mezzo di leghe al cubo, che gettate sulla terra formerebbero uno strato di oltre dieci metri di altezza. E non crediate che la loro presenza sia dovuta a un capriccio della natura! No, no. Rendono meno esplorabili le acque marine, impediscono al vento di assorbire una quantità eccessiva di vapori, i quali trasformandosi sommergerebbero le zone temperate.”
“Perché il mare, nelle sue profondità sconosciute, non potrebbe conservare gli enormi esemplari della vita di un'altra età, il mare che non si cambia mai, mentre la scorza terrestre si cambia continuamente?”
“Il mare è l’immensa riserva della natura: da lui, per così dire, ebbe origine il globo; e chissà, forse anche con lui avrà fine.”
“È suprema tranquillità, perché non soggiace ai despoti, i quali, ancora sulla sua superficie stessa, possono invece continuare ad esercitare iniqui diritti, e battersi, e divorarsi, trasportandovi tutti gli orrori terrestri. Ma a trenta piedi sotto il suo livello, la loro influenza si estingue ed il loro potere scompare! Ah, signore, vivete, vivete in seno al mare... Lì soltanto, c’è indipendenza! Lì, non ho padroni! Lì, sono libero!”