“Cos’è un antipoeta: un mercante di bare e urne funebri? Un sacerdote che non crede in nulla? Un generale che dubita di sé? Un vagabondo che ride di tutto, anche della vecchiaia e della morte? Un interlocutore suscettibile? Un ballerino a un passo dall’abisso?”
“Ci sono misteri nell'universo che non siamo destinati a risolvere; ma chi siamo e perché siamo qui non sono tra quelli: queste risposte, ce le portiamo dentro.Io sono Optimus Prime e questo messaggio è per i miei creatori: lasciate il pianetaTerra in pace, perché sto venendo... da voi!”
Mi sono convinto che gli adolescenti non hanno domande: sono domande. Riformulano con i loro silenzi gli stessi “perché” reiterati tipici dei bambini, ma su un piano diverso: il bambino chiede come mai ci sono le stelle, l’adolescente chiede come ci si arriva, perché la speranza è desiderio (de-sidera, distanza dalle stelle), la sua mancanza è un disastro (dis-astro, assenza di stelle).
“Non cercare ora risposte che non possono venirti da te perché non le potresti vivere. E di questo si tratta: di vivere tutto. Vivi ora le domande. Forse ti avvicinerai così, a poco a poco, senza avvertirlo, a vivere un giorno lontano, la risposta.”
“Una domandatimida riceverà sempre una risposta fiduciosa.”
“Mi è stato chiesto se fosse la Terra o il Sole a muoversi; se a nord facesse più caldo o più freddo; dove fosse la Spagna e molte altre domande del genere. Gran parte degli abitanti di questa regione avevano la confusa idea che Inghilterra, Londra e Nord America fossero differenti nomi per indicare il medesimo posto; ma i meglio informati sapevano bene che Londra e Nord America erano paesi distinti e confinanti, e che Inghilterra era una grande città di Londra!”