“Permettere al meccanismo di mercato di essere l’unico elemento direttivo del destino degli esseri umani e del loro ambientenaturale e perfino della quantità e dell’impiego del potere d’acquisto porterebbe alla demolizione della società. La presunta merce «forza-lavoro» non può infatti essere fatta circolare, usata indiscriminatamente e neanche lasciata priva di impiego, senza influire anche sull’individuo umano che risulta essere il portatore di questa merce particolare. Nel disporre della forza-lavoro di un uomo, il sistema disporrebbe tra l’altro dell’entità fisica, psicologica e morale «uomo» che si collega a questa etichetta. Privati della copertura protettiva delle istituzioni culturali, gli esseri umani perirebbero per gli effetti stessi della società, morirebbero come vittime di una grave disorganizzazionesociale, per vizi, perversioni, crimini e denutrizione.”
“Amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra.”
“Per i piú, il lavoro è un mezzo di redenzione e di elevamento … aspirazione a farsi strada per le proprie capacità. … L’impegno di chi entrerà tra non molto nella società del lavoro è proprio questo. Stabilire un’effettiva giustizia nell’interno del nostro sistema. Senza volerlo rovesciare. Perché al di fuori di esso non si sta certo meglio. … Entrare nel sistema non significa essere integrati: vuol dire, piuttosto, impegnarsi per lo sviluppo delle piú moderneidee. … È molto comodosostenere a paroleidee rivoluzionarie.”
“È il lavoro che non inizia mai quello che richiede più tempo per essere terminato.”
“Possiamo vivere nel mondo una vita meravigliosa se sappiamo lavorare e amare, lavorare per coloro che amiamo e amare ciò per cui lavoriamo.”
“Ogni uomo, per agire, ha bisogno di credereimportante e buona la propria attività. E per questo, qualunque sia la sua condizione, egli non mancherà di crearsi una visione della vitaumana in genere, alla luce della quale la sua attività possa apparirgli importante e buona.”