Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande "I CARE". È il motto intraducibile dei giovaniamericani migliori: "me ne importa, mi sta a cuore". È il contrario esatto del motto fascista "me ne frego".
“Capita a tutti, soprattutto ai giovani, di pensare di avere il mondo in pugno, e a volte è anche vero. ma nell'attimo stesso in cui uno è convinto che tutto vada per il meglio, ci sono leggistatistiche che lavorano alle sue spalle, pronte a fregarlo.”
“La violenza tra i giovani è un aspetto del loro desiderio di creare. Non sanno come usare la loro energia in modo creativo, così si comportano diversamente e distruggono ogni cosa.”
“Fate bene a insuperbirvi, o giovanotti. Noi siamo ormai vecchi, da buttar via. Il mondo è già vostro e voi intendete disporne a piacimento, avete tutte le ragioni. Dai nostri funerali rincaserete con un appetito formidabile, pieni di vitalità e di progetti. Alla sera, coricandovi, sentirete un doloretto a destra dello stomaco, per ora una cosa da nulla.”
“Avanti con le danze! Lasciamo sconfinare la gioia; nessun dorma fino al mattino, quando la Giovinezza e il Piacere si incontrano.”
“Ero così ingenuo da ragazzo che ero solito sgattaiolare dietro il fienile e non fare nulla.”