“Avendo per la prima volta capito chiaramente che per ogni uomo come lui non c’era niente, all’infuori della sofferenza, della morte, dell’oblio completo, aveva deciso che così non si poteva vivere, che bisognava o spiegare la propria vita in modo che non apparisse una malvagia irrisione d’un qualche demone, o spararsi. Non aveva fatto né l’una né l’altra cosa, e aveva continuato a vivere, invece, a pensare e a sentire; in quel tempo aveva perfino preso moglie e aveva provato molte gioie ed era stato felice, sempre che non avesse pensato al senso della propria vita. Che cosa mai significava questo? Significava ch’egli aveva vissuto bene, ma aveva pensato male. Aveva vissuto (senza averne coscienza) di quelle verità spirituali ch’egli aveva succhiato col latte, e aveva pensato non solo senza riconoscere queste verità, ma eludendole con cura. Adesso gli era chiaro che egli aveva potuto vivere soltanto grazie a quella fede in cui era stato educato.”
“L’unico male accettabile è quello che possiamo fare a noi stessi, e non è un progetto vincente.”
“Ho sentito il dolore e l’ho messo in quello che amo.”
“Il dolore non può essereassente dalla personalità. Un'analisi deve essere dolorosa, non perché vi sia per forza qualche valore nel dolore, ma perché non si può ritenere che un'analisi nella quale il dolore non venga osservato e discusso, affronti una delle ragioni centrali per le quali il paziente è lì.”
“Se ti strappi il cuore per paura che soffra semplicemente lo distruggi in altro modo. I graffi del tempo rendono più luce a un viso e ne abbelliscono i contorni, se si nasce sotto il segno dell’amore. Le cicatrici non le inganni e quelle vere, quelle di chi ha amato davvero, non amano il trucco. Sono orgogliose di farsi mostrare.”
“Il dolore è un silenziosoamante che vorrei tradire senza sensi di colpa con la felicità.”