“Come definire la realtà? Ciò che tu senti, vedi, degusti o respiri non sono che impulsi elettrici interpretati dal tuo cervello.”
“Posso dubitare della realtà di tutto, ma non della realtà del mio dubbio.”
“Ogni ideale in questo miseromondo è mascherato dalla volgarità delle circostanze nelle quali si realizza.”
“[...] Una realtà non ci fu data e non c'è:dobbiamo costruircela noi, se vogliamo essere;e non sarà mai una per sempre, ma continuamente e infinitamente mutabile...”
“Sapevo che la realtà di ogni cosa non è in ciò che ti rivela, ma in quel che non può rivelarti. Perciò, se vuoi capirla, non devi ascoltare le parole che dice o le sensazioni che ti trasmette, ma quelle che non dice e non ti trasmette immediatamente.”
Nella “vitareale”, se vuoi riuscire, se vuoi resistere a lungo, devi sempre arrivare a un compromesso con la tua emotività: QUI niente reazione esagerata! QUESTO lo devo accettare! QUI devo mostrarmi superiore! – Adegui continuamente i sentimenti all’ambiente circostante, hai riguardo per gli affetti, ti infili nel centinaio di piccoli ruoli quotidiani, fai l’equilibrista, ragioni, soppesi, il tutto per evitare di danneggiare la struttura portante, dal momento che ne sei parte integrante.