“Crederesti in quello in cui credi se fossi l'unico a crederci?”
“Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo a un altro tavolo da gioco.”
“L’essenza delle cose non è un punto ma una traiettoria, non è nascosta in profondità ma dispersa in superficie, non dimora dentro le cose, ma si snoda fuori da esse, dove realmente incominciano, cioè ovunque.”
“Noi israeliani abbiamo un grande problema: non conosciamo la nostra storia. Siamo convinti che l’odioarabo generi il conflitto; ma è vero il contrario, è il conflitto che genera l’odio. E il conflitto siamo noi.”
“Ciò che credi, scegli... Se la vita non va nella direzione che ti aspettavi fai la scelta di cambiare.”
“Quando lei muore, lí per lí non sei sorpreso. Parte dell’amore consiste nel prepararsi alla morte. Trovi conferma al tuo amore, con la sua morte. Avevi ragione. Fa parte del tutto. Poi viene la furia. E poi, il senso di solitudine: non nella forma grandiosa che avevi immaginato, non il singolare martirio della vedovanza, no, giusto il senso di solitudine. Ti aspetti un fenomeno di portata pressoché geologica – la vertigine sull’abisso di un canyon – ma non è cosí; è solo infelicità, regolare come il tran tran di un lavoro. Ne esci come un gabbiano da una marea nera; sporco di petrolio.”