“- Spero per te che sia l'appartamento sopra i pachistani. Potrebbe essere il... quanti ne abbiamo ammazzati fin'ora?- Ah lui sarebbe il ventiseiesimo in ventiquattr'ore... Ehi è più di un uomo all'ora!- I conti tornano!”
“Non si può ammazzare in nome della classe operaia, in nome di un’ideologia. Voi che avete fatto cento anni di lotte sindacali per migliorare di un quarto d’ora la vita di un uomo come potete pensare che poi lo si uccida?”
“Parlammo a lungo di quel che stava facendo per tutelare il più possibile i giovani, le donne, le fasce meno protette del mercato del lavoro che, già difficile, era destinato a diventarlo sempre più. Voleva andare avanti, con l’entusiasmo di un ragazzo, benché si sentisse isolato e in pericolo. Ventiquattro ore dopo venne ucciso. Quella sera decisi con tutta me stessa che i suoi assassini, dopo averne annientato la vita, non dovevano riuscire anche ad annientarne le idee.”
“C'è sempre qualche ragione per l'uccisione d'un uomo. È invece impossibilegiustificare che viva.”
“Invece di uccidere e morire per diventare quello che non siamo, dovremmo vivere e lasciare vivere per creare quello che realmente siamo.”
“Sono convinto che gli uomini arriveranno veramente a non uccidersi tra di loro, quando arriveranno a non uccidere più gli animali.”