“Rispetto alla meditazione, le montagne hanno molto da insegnare, quale archetipi significativi in tutte le culture. Le montagne sono luoghi sacri e l’umanità vi ha sempre cercato guida spirituale e rinnovamento.”
“'Io chi sono?' La risposta sta nel porsi la domanda, nel rendersi conto che io non sono il mio corpo, non sono quello che faccio, non sono quello che posseggo, non sono i rapporti che ho, non sono neppure i miei pensieri, non le mie esperienze, non quell'Io a cui teniamo così tanto. La risposta è senza parole. È nell'immergersi silenzioso dell'Io nel Sé.”
Focalizza l’attenzione sulla sensazione dentro di te. Riconosci che si tratta del corpo di dolore. Accetta la sua esistenza. Non pensarci, non lasciare che la sensazione diventi pensiero. Non giudicare e non analizzare. Non identificarti con esso. Resta presente e continua a essere l’osservatore di ciò che accade dentro di te. Diventa consapevole non solo del dolore emotivo, ma anche di “colui che osserva”, dell’osservatore silenzioso. Questo è il potere di Adesso, il potere della tua presenza consapevole.
“Quando guardate nello stato di quiete un albero o un essereumano, chi sta guardando? Qualcosa di più profondo della persona. La coscienza sta guardando la sua creazione.”
“Quando diventate consapevoli del silenzio, immediatamente vi è quello stato di quieta vigilanza interiore. Siete presenti. Avete fatto un passo fuori da migliaia di anni di condizionamentoumano collettivo.”
“Essere consapevoli del respiro sposta l’attenzione dai pensieri e crea spazio. È un modo di generare consapevolezza.”