“Penso che molte persone si prendano troppo sul serio. Lo trovo un atteggiamento molto noioso.”
“Un uomo che ha il portatile rotto è solo, esclusivamente, ontologicamente, sublimemente un uomo che ha il computer rotto, e fino a che non lo ha aggiustato il suo cuore sarà tutto trepidante per l’amato arnese: è rigorosamente vietato disturbarlo con domande giovanili sulla guerra in Crimea, bollettini di salute della prozia, ferali notizie di inviti a cena.”
“Dormire, fare i compiti – piccole cose che di certo fino a qualche anno fa si facevano e basta, senza aprire un tavolo trilaterale cui far sedere le parti sociali – sono diventati campi di battaglia tra genitori terrorizzati all’idea di scontentare, e bambini terrorizzati all’idea di non avere dei genitori, cioè persone che sanno come le cose vanno fatte e non lasciano a me, che sono piccolo e del mondo non capisco niente, la libertà.”
“Tutto il senso del matrimonio sta nel lottare e nell’andare oltre l’istante in cui l’incompatibilità diventa evidente. Perché un uomo e una donna, come tali, sono incompatibili.”
“Non sappiamo sopportare i disagi cui intere generazioni sono state in qualche modo invece preparate: ci colgono ogni volta di sorpresa, come se non fossero la norma, e quanto a occuparci di quelli degli altri la proposta suona bizzarra alle nostre orecchie.”
“Il primo lavoro che ognuno di noi può fare è su se stesso. Né possiamo pretendere che l’altro diventi migliore.”