“Nessuna scelta. Prigioniero del suo stesso schema comportamentale, dove in realtà ogni azione era compulsiva.”
“Per me, questa personalità, nonostante il suo atteggiamento fondamentalmente ottimista, ha una nota tragica. La sua enorme tempra mentale, senza la quale non può esistere nessun giocatore di scacchi, era così presa dagli scacchi che egli non poteva liberare mai la sua mente dal gioco, anche quando era occupato da questioni filosofiche o umanitarie.”
“Adoro lasciarmi prendere completamente dal personaggio che interpreto.”
“Era un tipo molto esigente quando dirigeva, incline a improvvisi attacchi d'ira. Sul set era un padrone assoluto, d'altronde lui stesso lo diceva che fuori dal set si sentiva vuoto. Apparentemente gentile, in realtà un despota. In privato era un disastro. Prima di tutto non aveva rispetto delle donne, affamato di sesso chiedeva prestazioni particolari.”
“I nostri propositi ci determinano, tanto quanto noi determiniamo loro.”
“Celia non era per natura portata a insistere su argomenti spiacevoli. Da piccola la sua indole non la portava mai a litigare con nessuno – solo a osservare con stupore che gli altri litigavano con lei e assumevano l’aspetto di tacchini; dopo di che, una volta che si fossero calmati, era pronta a giocare a ripiglino con loro.”