“Era l'estate del 1963, tutti mi chiamavano ancora Baby e a me non dispiaceva affatto. Questo era prima che uccidessero Kennedy, prima dei Beatles, quando credevo nell'impegno civile e soprattutto quando non avrei mai pensato che al mondo potesse esistere un altro uomo oltre a mio padre.”
“Per anni mi sono innamorata di uomini freddi come un'insalata a gennaio.Ho amato uomini congelati e scostanti come le lasagne precotte del supermercato. Uomini che cercavo di rendere caldi, buoni e croccanti col mio cuore a forma di forno a microonde, fallendo come si fallisce quando, per troppa fretta, alziamo il fuoco, pur sapendo che è la cottura lenta e seguita con cura del dettaglio a fare la differenza. Anche nelle passioni. Finché un giorno mi sono bruciata tanto, così intensamente, che ho deciso di guardare dentro la mia vita e di riscaldarla questa volta, invece che con un uomo, con un brodo caldo per l'anima.”
Mangiare carne è un atto considerato “giusto” e “normale” solo perché socialmente condiviso. Tutto qui. Non c’è niente di intelligente, di normale, di morale e di nutriente nell'uccidere cinquanta miliardi di animali l’anno.
“Noi non sappiamo né da dove provengono le cose che mangiamo e che consumiamo, né dove vanno a finire, siamo dei temporanei intermediari, consumatori distratti e il più delle volte senza coscienza, il cui fine ultimo è la soddisfazione immediata.”
“Non possiamo appendere la bandiera della pace alle nostre finestre se attraverso le nostre abitudini alimentari permettiamo che l’88% delle foreste del nostro pianeta venga disboscato per fare posto al pascolo creando così desertificazione e cambiamenti climatici.”
“Mangiare vegano ci insegna ad assumerci la responsabilità dei nostri gesti e a prendere coscienza delle conseguenze delle nostre azioni. Cosa può renderci, dunque, più liberi? E allora unitevi anche voi alla più pacifica delle rivoluzioni! La rivoluzione vegana!”