“Le sensazioni sono instabili, si trasformano in ricordi, mutano e ballano, possono prevalere su quanto è stato detto e udito, sul rifiuto o sull'accettazione. A volte le sensazioni inducono a desistere, a volte infondono il coraggio per ritentare.”
“Credo che ci sentiamo un po' tutti degli emarginati quando parliamo.”
“Se le porte della percezione fossero sgombrate, ogni cosa apparirebbe com'è, infinita.”
“Stare svegli di notte non è essere desti, ma viscoso, lento consumarsi del tempo sul posto. Si nota allora come sia sgradevole stare con nient'altro che sé stessi.”
“E' possibiletrasmettere ciò che si sente quando cade la notte e spuntano le stelle e uno è solo nell’immensità, e le verità della vita (la vitanotturna) iniziano a sfilare a una a una, come svanite o come se chi è lì sotto le stelle stesse per svanire?”
“Era una sensazione di esserci e non esserci, di distaccorispetto a quanto mi circondava, di indefinita fragilità.”