“L'adolescenza è sdoppiarsi sopra uno specchio, rotto da un cuore.”
“Quando vorrai baciare una ragazza, chiederle di uscire con te o qualunque cosa che ti spaventi, fai così: conta fino a tre e poi fallo! Perché se ci metti troppo cominci a pensarci e ripensarci e alla fine non lo fai. Fidati, ti cambierà la vita!”
“Dai quattordici ai diciotto anni ho combinato di tutto, mi ero anche rasata la testa a metà; ora sono un agnellino in confronto, una brava persona.”
“Non sono mai stata così vecchia come a quattordici anni. Da allora non ho fatto altro che ringiovanire.”
“Com’è bella la vostra età! – continuò Anna. – Ricordo e conosco anch’io quella nebbia azzurra simile a quella che è sulle montagne svizzere. Quella nebbia che vela tutto, in quel tempo beato in cui è appena appena finita l’infanzia, e da quel cerchio immenso, fortunato e gaio, il cammino si fa sempre e sempre più angusto; e ne vien gioia e sgomento a entrare in quella galleria, ancor che appaia e bella e chiara. Chi non è passato attraverso questo?”
“Ho sedici anni e sto male. Sto male l’ho detto molte volte, ci sono cresciuto con quella frase, ho sempre saputo le ragioni del mio star male, era tutto perfettamente chiaro nella mia testolina di quindicenne. Il mio amore frocio, la coscienza di essereartista e di voler fare, scrivere, poetare ecc. Volevo fare il cinematografico.”