“Ebbi finalmente un orgasmo e il mio dottore mi disse che era del tipo sbagliato.”
“Ad Alessandria, lo ieratra Focione auscultava il cuore dell’anzianissimo abba Filosforo.- Abba – gli disse il medico – hai consultato qualcuno prima di venire da me?- Sì, il farmacopola Istorione.- E che idiozia di consiglio ti ha dato quell’asino?- Di venire da te.”
“Un giovane del mondo venne un giorno da Abba Arsenio per un consiglio:- Voglio fare il medico, abba, ma non so se studiare per curare gli occhi oppure i denti.L’anziano rispose:- Fare il medico è sempre cosa buona. Ma non dimenticare che gli occhi sono due mentre i denti…”
Abba Macario, affinché i suoi monaci non prendessero mai medicinali, diceva loro: “Se prendete delle polveri contro il raffreddore, dovrete poi prendere delle pillole per il mal di stomaco, causato dalle polveri; poi degli unguenti contro l’orticaria, causata dalle pillole; poi dei calmanti contro le bruciature, causate dagli unguenti; poi…”.Abba Macario morì a centoventi anni, sotto una quercia al calar del sole.
“Abba Serapione, avendo perduto la memoria, si reca ad Alessandria a farsi visitare da un celebre medico. Al suo ritorno i monaci gli si affollano intorno.- Che ti ha fatto il medico per la tue memoria? – gli chiedono ansiosi.- Mi ha fatto pagare in anticipo.”
“Lo ieratra Pliniano teneva lezione ad alcuni monacidestinati alle missioni.- Quando incontri un ammalato di malaria fulminante, quanti grani di mercuriale gli daresti? – chiese a un giovanemonaco.- Dieci – gli rispose questi.Pliniano tacque e il monaco si sedette.Cinque minuti dopo il monaco alzò la mano:- Maestro – disse – vorrei modificare la mia risposta.- Troppo tardi. Il tuo ammalato è morto un minuto fa.”