Il desiderio di “acculturazione”, vale a dire di perfezionamento della formazione spirituale e interiore, non è una strada faticosa verso mete ben delineate, ma un allargamento della nostra coscienza che ci colma di gioia e rende forti; un arricchimento delle nostre possibilità di vita e di felicità.
“Rimpiangeremo di non essere stati più felici. Eppure sarebbe bastato far fiorire ciò che avevamo dentro e attorno, ma ci siamo lasciati schiacciare dall’abitudine, dall’accidia, dall’egoismo.”
“Se avessimo il tempo e la panchina giusta la felicità sarebbe garantita.”
“Benché ciascuno ritenga di avere diritto alla felicità, la maggior parte della gente si mette inconsapevolmente nei guai non appena aderisce ad una religione.”
“La felicità è una combinazione di pace interiore, disponibilità economiche e, soprattutto, pace mondiale.”
“Se la propria vita è semplice, si sarà contentiLa semplicità è determinante per conseguire.La felicità è essenziale avere pochi desideri.Esseresoddisfatti del cibo che ci basta per nutrirci,degli abiti per vestirci e di un tetto per proteggercidagli agenti esterni.Vi è, infine, un'intensa delizianell'abbandonare gli stati mentali erronei.E nel coltivare quelli utili nella meditazione.”