“Attenta piccola: se io perdo le staffe tu perdi la testa. Siamo intesi?”
“Può la disciplina nella guerra più che il furore.”
“La vendetta è un ciboavvelenato che lascia l’amaro in bocca. L’ira si spegne, il furore si dissolve. Resta nell’animo un grande freddo, un senso di smarrimento e di mestizia insanabile.”
“Ben più gravi sono gli effetti prodotti in noi dall'ira e dal dolore, con cui reagiamo alle cose, che non quelli prodotti dalle cose stesse, per le quali ci adiriamo o ci addoloriamo.”
I termini della questione erano addirittura matematici. "Stato d'ira" uguale "flagranza" più "onore offeso". Era chiaro perciò che venendo a mancare la flagranza, era necessario calcare la mano sull'onore offeso affinché lo "stato d'ira" raggiungesse il grado d'intensità richiesto dalla legge.
“L'ira di chi ama dura poco tempo.”