“Il poeta non si limita a conoscere la parola: la riconosce. Tra lui e la parola c'è una certa fraternità, una comunicazione vivente, una corrispondenza tramite la quale lui se ne impadronisce.”
“Bisogna far risparmiare al lettore tempo, sforzo e pazienza: con ciò si otterrà da lui la fiducia che quanto è stato scritto è degno di essere letto con attenzione e che la sua fatica verrà ricompensata.”
“In letteratura, disprezzare le cose cattive è un dovere verso quelle buone.”
“Le decorazioni sono lettere di cambio emesse sulla pubblica opinione: il loro valore si basa sul credito di chi li emette.”
“La penna è, per il pensare, quel che il bastone è per il camminare: ma l'incedere più agile è quello senza l'aiuto del bastone e il pensare più perfetto si compie senza penna. Soltanto quando cominciamo ad invecchiare, ci serviamo volentieri del bastone e della penna.”
“I miei scritti recano così chiara l'insegna dell'onestà e della franchezza da essere, per questo solo, in stridente contrasto con quelli dei tre celebri sofisti del periodo postkantiano.”