“Quando ricevo una critica immotivata (a mio parere, s’intende), o quando vengo biasimato da qualcuno di cui davo per scontata l’approvazione, correndo copro sempre una distanza un po’ più lunga del solito. Così faccio consumare al mio corpo la parte di delusione. È un modo per riconoscere, nel limite delle mie capacità, la mia debolezza di essereumano. Di riconoscerla al livello più basso, quello fisico. E a quel livello i chilometri percorsi in più mi rinforzano, seppure in minima misura. Se mi arrabbio, è bene che sfoghi la collera contro me stesso. ”
“Da quando ho imparato a camminare mi piacecorrere.”
“Non ho idea dei chilometri percorsi: non ho tabelle specifiche e calcolo il tempo come i trattori, non tengo conto delle distanze come fanno le auto.”
“Le lunghe distanze separano. Allontanano. Ti restituiscono la magia della tua singolarità.”
“Ballare non è certamente mai stato il mio punto forte. È una sfida, anche più grande della corsa.”
“Qualcuno dice di provaresenso di libertà o cose del genere. Ma io la cosa che più amo è il senso della competizione, l'aspetto fisico della corsa.”