“Quando ricevo una critica immotivata (a mio parere, s’intende), o quando vengo biasimato da qualcuno di cui davo per scontata l’approvazione, correndo copro sempre una distanza un po’ più lunga del solito. Così faccio consumare al mio corpo la parte di delusione. È un modo per riconoscere, nel limite delle mie capacità, la mia debolezza di essereumano. Di riconoscerla al livello più basso, quello fisico. E a quel livello i chilometri percorsi in più mi rinforzano, seppure in minima misura. Se mi arrabbio, è bene che sfoghi la collera contro me stesso. ”
“Scienziati messicani hanno dimostrato che sono meno aerodinamico della media delle persone. Solo l'8% dell'energia dei miei muscoli va in movimento, il resto serve a bilanciare la resistenza dell'aria. In pratica ho un coefficiente di aerodinamicità di 1.2, cioè minore del normale. Di fatto non ho la più pallida idea di cosa vogliadire. Il mestiere degli scienziati è spezzare il capello in quattro, il mio è di correre in meno tempo possibile.”
“Sarà una corsa trionfale... Volerai!”
“Un fantino principiante lo riconosci subito: in sella non è a suo agio e deve tenersi stretto.”
“Qui devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche parte devi correre almeno il doppio.”
“Danzare e correre agitano la chimica della felicità.”