“Una comunità di fede che non riconosce di esistere in funzione di un servizio attivo e disinteressato per la società, gli uomini, i gruppi e i suoi stessi avversari, perde la sua dignità, la sua tensione spirituale e la sua ragione d’essere, perché abdica all’impegno di seguire il Cristo.”
Ogni comunità è "adulta" quando professa la fede, la celebra con gioia nella liturgia, vive la carità e annuncia senza sosta la Parola di Dio, uscendo dal proprio recinto per portarla anche nelle "periferie", soprattutto a chi non ha ancora avuto l’opportunità di conoscere Cristo. La solidità della nostra fede, a livello personale e comunitario, si misura anche dalla capacità di comunicarla ad altri, di diffonderla, di viverla nella carità, di testimoniarla a quanti ci incontrano e condividono con noi il cammino della vita.
“La nostra unità non è primariamente frutto del nostro consenso, o della democrazia dentro la Chiesa, o del nostro sforzo di andare d’accordo, ma viene da Lui che fa l’unità nella diversità, perché lo SpiritoSanto è armonia, sempre fa l'armonia nella Chiesa.”
“Tutti noi camminiamo insieme, fraternamente, sulla strada verso l’unità, facendo unità anche nel camminare, quell’unità che viene dallo SpiritoSanto e che ci porta una singolarità speciale, che soltanto lo SpiritoSanto può fare: la diversità riconciliata. Il Signore ci aspetta tutti, ci accompagna tutti, è con tutti noi in questo cammino dell’unità.”
“Nelle comunità cristiane - diocesi, parrocchie, associazioni, movimenti - le differenze non possono contraddire il fatto che tutti, per il Battesimo, abbiamo la stessa dignità: tutti, in GesùCristo, siamo figli di Dio.”
“La forza umanizzante del Vangelo è testimoniata dalla fraternità vissuta in comunità, fatta di accoglienza, rispetto, aiuto reciproco, comprensione, cortesia, perdono e gioia.”