Il giovanemarito, tutto nudo, si contempla con ammirazione nello specchio della camera d'albero. "Con due centimetri in più, - dice fieramente, - sarei un re". "Sì, - ribatte la moglie, - e con due centimetri in meno saresti una regina".
“Ti sveglierai felice sotto il lenzuolo di lino anticoCon un raggio di sole che gioca nell’incavo dei tuoi seniE mi darai la bocca in fiore…Tu sei donna.Tu hai seni, lacrime e petali… i tuoi seniSono brocche di latte con cui saziLa fame universale.”
“Seni d’avorio dove abita l’amore.”
“La comunicazione elettrica non sarà mai un sostituto del viso di qualcuno che con la propria anima incoraggia un’altra persona ad essere coraggiosa e onesta.”
“A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma in particolare con la testa e con il cuore.”
Sono preoccupata per la vagina, per come la chiamano e come non la chiamano.C’è chi la chiama "cosina". La chiamano anche "figa" o "fica", "fessa", "mona". E ancora: "topa", "sorca", "bernarda", "tana", "farfalla", "mortaio" e "cespuglio", "natura", e poi "brugna", "fregna", "salvadanaio", "cinsfornia", "pertugio", "gnocca", "caverna", "passera", "mussa", "boschetto", "patata", "patacca", "patonza", "meringa". Sono preoccupata per le vagine.