“La timidezza è un difetto che è rischioso rimproverare alle persone che vogliamo correggere.”
“I timidi non hanno meno amor proprio che gli arroganti; anzi più, o vogliamo dire più sensitivo; e perciò temono: e si guardano di non pungere gli altri, non per istima che né facciano maggiore che gl'insolenti e gli arditi, ma per evitare d'esser punti essi, atteso l'estremo dolore che ricevono da ogni puntura.”
“Ho l'impressione che la gente sia frustrata per il fatto che non sono un tipo impegnato. La verità è che sono timido.”
“La timidezza non crea nulla.”
“L'arroganza è nutrita dal successo, la timidezza dal fallimento, l'equilibrio dalla buona sorte.”
“La timidezza è una condizione strana dell'anima, una categoria, una dimensione che si apre alla solitudine. È anche una sofferenza inseparabile, come se si avessero due epidermidi, e la seconda pelle interiore s'irritasse e contraesse di fronte alla vita. Fra le compagini umane, questa qualità o questo difetto fa parte di un insieme che costituisce nel tempo l'immortalità dell'essere.”